[vc_row section_type=”fullwidth” bg_type=”color” padding_top_multiplier=”” padding_bottom_multiplier=”” columns_gap=”none” equal_column_height=”middle-content” bg_color=”#020202″][vc_column width=”1/2″ tablet_width=”1″ css=”.vc_custom_1646783889072{background-image: url(https://www.susannaceccardi.it/wp-content/uploads/2022/02/0A240779-BDCA-418F-8091-443F6E931E04.jpeg?id=17695) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/2″ tablet_width=”1″ heading_color=”light” css=”.vc_custom_1630007566079{padding-top: 14% !important;padding-right: 14% !important;padding-bottom: 14% !important;padding-left: 14% !important;background-color: #fac700 !important;}” font_color=”#676767″][movedo_title heading_tag=”h1″ heading=”h1″ increase_heading=”160″ margin_bottom=”0″]
[/movedo_title][movedo_empty_space][vc_column_text text_style=”leader-text”]“Dalla Francia arriva la sconvolgente dimostrazione di quanto l’islam radicale stia penetrando e attecchendo anche nel cuore dell’Europa. Un’inchiesta dell’emittente M6 racconta l’incredibile stravolgimento subito nel giro di pochi anni da Roubaix. Interi quartieri sono monopolizzati dalle macellerie islamiche, dai negozi di veli integrali, dalle moschee (sono ben 7 in una cittadina di 100 mila abitanti), e dai negozi di giocattoli ideati per introdurre i più piccoli al mondo del fanatismo”. Lo afferma Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, commentando il documentario realizzato dalla trasmissione ‘Zone interdite’ di M6.[/vc_column_text][movedo_empty_space][vc_column_text text_style=”leader-text”]“A poco più di 200 chilometri da Parigi -continua Ceccardi- ha preso forma una realtà che difficilmente avremmo potuto immaginare fino a poco tempo fa: ristoranti con i divisori per le donne, orsacchiotti senza volto per il ‘bravo bambino musulmano’ e manichini femminili dalla testa incappucciata. Dobbiamo fare di tutto per evitare che un simile scenario possa ripetesi in qualche città italiana. Il reportage mostra con chiarezza quanto l’islam radicale operi in maniera subdola e silenziosa per portare i musulmani all’auto-esclusione dal resto della società francese, fare proseliti e addirittura addestrare i giovani alla jihad”.
“La coraggiosa giornalista Ophélie Meunier, adesso deve vivere sotto scorta della polizia, a causa delle numerose minacce di morte ricevute dopo la messa in onda del programma. Inquietante poi -conclude Ceccardi- l’inchiesta giudiziaria che riguarda il sindaco di Roubaix, per i finanziamenti pubblici ricevuti da un’associazione accusata di proselitismo islamico”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]