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Ucraina, Ceccardi (Lega): Ue deve fare il possibile per aiutare la Moldavia

Ucraina, Ceccardi (Lega): Ue deve fare il possibile per aiutare la Moldavia 1280 720 redazione web


Ucraina, Ceccardi (Lega): Ue deve fare il possibile per aiutare la Moldavia

“L’Unione europea deve attivarsi per aiutare la Moldavia, un Paese che sta già pagando pesanti effetti legati alla guerra in Ucraina, in termini economici”. Così Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega (ID) commenta la seduta odierna della Commissione Afet a cui ha preso parte il vice primo ministro della Moldavia, Nino Popescu.

“La seduta di oggi -continua Ceccardi- è stata molto importante per fare il quadro della situazione in Moldavia. Ed è un quadro molto preoccupante, sia per questo Stato che confina per 1200 chilometri con l’Ucraina, sia per le possibili conseguenze della mai risolta questione della presenza militare russa in Transnistria. Inoltre la Moldavia, considerata il vicino più fragile del’Ucraina, ha già iniziato a scontare un tributo economico, dall’inizio della guerra, a causa dell’ondata di profughi, che ammontano a 360 mila, un numero ovviamente destinato a salire. Sono per lo più donne e bambini. Popescu, rispondendo ad una mia domanda, ha assicurato che sarà fatto il possibile per garantire loro il diritto internazionale umanitario. Ma questo comporta un impatto sulla tenuta del sistema di welfare del Paese. Inoltre, come ha spiegato  ancora il vice primo ministro, la Moldavia deve ripensare il proprio sistema di approvvigionamento energetico e anche logistico. La guerra ha interrotto l’accesso del Paese ai suoi normali canali di importazione, attraverso l’Ucraina e il Mar Nero, e le sue esportazioni in Russia, Bielorussia e Ucraina. E’ impensabile -conclude Ceccardi- che possa riuscire ad affrontare tutto questo senza l’aiuto dell’Europa. Ne va della sicurezza del popolo moldavo e anche della nostra”.

Salute, grande partecipazione per convegno su salute, benessere prevenzione. Ceccardi: “Difendiamo e valorizziamo in Europa l’esperienza italiana”

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Salute, grande partecipazione per convegno su salute, benessere prevenzione. Ceccardi: “Difendiamo e valorizziamo in Europa l’esperienza italiana”

“L’Italia deve difendere, rivendicare e diffondere in Europa i pilastri che ne fanno un esempio in tema di alimentazione, salute e benessere”. Così Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega (gruppo ID), commenta il convegno, da lei promosso, che si è tenuto sabato sera all’Ippodromo di San Rossore, con gli interventi del chirurgo Ugo Boggi, del medico dietologo Ciro Vestita, del consigliere regionale della Lega, ex campione di calcio, Giovanni Galli, del presidente della Casa di Cura di San Rossore, Andrea Madonna, del cardiochirurgo Bruno Murzi e del chirurgo Alessandro Gennai

“Spesso – continua Ceccardi – non ci rendiamo conto nemmeno noi italiani dell’importanza e dell’unicità dei nostri prodotti, del nostro know how sulla sanità, sulla ricerca e sullo sport. E questo è tanto più grave in un momento in cui gli attacchi ci vengono proprio da altri Paesi europei. Basti pensare alla proposta del Nutriscore, l’etichetta nutrizionale a semaforo con cui si vorrebbe classificare quali alimenti fanno bene o male alla salute presi singolarmente, senza cioè inserirli in un contesto nutrizionale più ampio. Seguendo questa logica assurda, all’olio extravergine di oliva sarebbero da preferire le patatine fritte. Dobbiamo invece finalmente iniziare a dare peso al fatto che da oltre 10 anni l’Unesco ha riconosciuto la dieta mediterranea come patrimonio dell’umanità. E lo dobbiamo fare a livello internazionale”.

Nuove linee Comunicazione Ue, Ceccardi: dobbiamo cancellare questa ‘cancel culture’.

Nuove linee Comunicazione Ue, Ceccardi: dobbiamo cancellare questa ‘cancel culture’. 1136 1062 redazione web


Nuove linee Comunicazione Ue, Ceccardi: dobbiamo cancellare questa ‘cancel culture’.

“Più che il Natale, di stressante, per rimanere a uno dei folli esempi utilizzati nelle linee guida di Bruxelles, c’è solo l’ennesimo attacco all’Europa portata, dal suo interno, dalle istituzioni europee. Soltanto la mente di un burocrate può portare la discussione ad un livello di follia tale da rimettere in discussione l’esistenza stessa del Natale. Si è cominciato col volerne cancellare il significato religioso e ora si prosegue col nome. La cattiva intenzione non è nell’utilizzo delle parole con cui ci si riferisce ad una specifica religione, agli anziani, ai ‘signori’ e alle ‘signore’, e, definitiva, agli altri, ma soltanto in chi questa cattiva intenzione ce la vuole vedere. Dobbiamo cancellare questa ‘cancel culture’”. Così Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, commenta il documento per una “corretta comunicazione” fornita dalla Commissione dal titolo ‘Union of Equality’.

Toscana, Ceccardi: tra un mese scade messa in mora Ue per Tirrenica

Toscana, Ceccardi: tra un mese scade messa in mora Ue per Tirrenica 800 400 redazione web


Toscana, Ceccardi: tra un mese scade messa in mora Ue per Tirrenica

“Le infrastrutture strategiche per la Toscana restano un miraggio. C’è uno stallo gravissimo, da molti anni, la cui colpa non può essere sempre ascrivibile alla troppa burocrazia o alla mancanza di investimenti pubblici. Questi problemi ci sono, ma valgono per tutto il Paese, e non sono sufficienti a spiegare il caso Toscana”. Lo afferma l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi.

“Se, ad esempio -aggiunge Ceccardi- l’Alta Velocità, a Firenze, dopo 15 anni di lavori, ne prevede almeno altri 7, è evidente che una riflessione sulla genesi e lo sviluppo del progetto, prima o poi andrebbe fatta. Lo stesso si può dire per la novella dello stento della Due Mari o della Tirrenica. Su questi elefantiaci ritardi, la classe dirigente politica della Regione, visto oltretutto che è dello stesso colore da sempre, non può sfuggire alle proprie responsabilità, trovando di volta in volta nuovi capri espiatori”.

“Proprio sulla Tirrenica è preoccupante il fatto che tra poco più di un mese scadano i termini per rispondere alla messa in mora dell’Italia da parte della Commissione europea e che su questo ci sia l’assoluto silenzio della Giunta regionale. Ho sollecitato la Commissione -sottolinea Ceccardi- con una mia interrogazione, per capire l’entità delle sanzioni a cui potrà andare incontro l’Italia. Mi è stato confermato che la messa in mora è ancora in essere, mentre, per la quantificazione, bisognerà aspettare la sentenza. Sta di fatto che la sanzione non sarà leggera e che a pagarla saranno sempre i cittadini italiani per le inefficienze della politica”.

“Sarebbe bello -conclude Ceccardi- sapere cosa ne pensano Giani e il Pd di questa vicenda, ma, al solito, che si tratti di keu o Tirrenica, di fronte ai problemi, si preferisce l’omertà alla trasparenza”.

Immigrazione, Ceccardi: rafforzare Frontex per maggiore difesa confini Ue

Immigrazione, Ceccardi: rafforzare Frontex per maggiore difesa confini Ue 560 315 redazione web


Immigrazione, Ceccardi: rafforzare Frontex per maggiore difesa confini Ue

“Il monitoraggio del territorio e del mare, e il respingimento delle persone che illegalmente tentano di raggiungere l’Unione Europea, rimangono una priorità assoluta che non potremmo perseguire senza un’agenzia come Frontex.
E anzi dobbiamo puntare sul suo rafforzamento che passa anche dall’entrata in vigore del Corpo Permanente Europeo, che sarà schierato lungo i confini e dotato di armi”. Così Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega (ID), intervenuta oggi nell’assemblea plenaria del Parlamento europeo.“Dopo una pausa durante la crisi sanitaria -osserva Ceccardi- l’immigrazione clandestina è aumentata bruscamente dall’inizio del 2021. In Italia, da quando Matteo Salvini non è più ministro dell’interno, gli sbarchi sono aumentati del 673%. E’ evidente quindi che un controllo delle frontiere sempre più incisivo sia quantomai necessario”.

“L’Agenzia Frontex -continua Ceccardi- è sotto la campagna aggressiva di alcune parti politiche e dei media. L’altro fronte della polemica viene naturalmente dalle Ong che accusano Frontex di non rispettare i diritti umani. Con zelo quantomeno sospetto, realtà come Sea-Watch, Mediterranea e altre hanno lanciato una campagna per lo smantellamento di Frontex. Ovviamente senza proporre alcuna alternativa In altri termini queste organizzazioni immaginano un’Unione Europea priva di qualunque realtà transazionale che si ponga l’obiettivo di combattere l’immigrazione clandestina di massa”.

“Pur ribadendo la necessità che ci sia piena trasparenza nei bilanci delle Agenzie finanziate dall’Unione, e che se alcune risorse destinate al controllo delle nostre frontiere sono state distratte per operazioni che non rientravano nelle finalità di Frontex, i responsabili debbono pagare, questo non significa che i compiti e le finalità dell’Agenzia debbano essere messi in discussione”

“L’Europa -conclude Ceccardi-  non può lasciare da soli gli Stati membri nelle attività di controllo e respingimento, ma è giusto che impieghi tutte le risorse necessarie per assistere i cittadini europei e garantirgli sicurezza e difesa”.

Sgombero di Trieste, interrogazione di Ceccardi a Commissione Ue

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Sgombero di Trieste, interrogazione di Ceccardi a Commissione Ue


“Uso della forza sproporzionato e antidemocratico”

“Il green pass italiano obbligatorio per poter lavorare è quasi un unicum in Europa. Per questo chiedo alla Commissione europea di pronunciarsi su questa misura che ritengo discriminatoria, e su quanto avvenuto ieri a Trieste”. Lo spiega Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega (gruppo ID) che ha presentato un’interrogazione a tale proposito.
“Allo stato attuale, coloro che non si sono vaccinati, ma intendono comunque svolgere la propria professione, devono sottoporsi a tamponi, che hanno una validità di 48 ore, a proprie spese”, sottolinea Ceccardi.
“Dal 15 ottobre è avvenuto un cambiamento drastico che non poteva non provocare forti tensioni e divisioni all’interno del popolo italiano. E’ più che normale che vi siano dubbi, contrarietà fino a vere e proprie forme di protesta”, aggiunge l’europarlamentare.


“Uso della forza sproporzionato e antidemocratico”

“Se si tiene conto di questo -prosegue Ceccardi- appare davvero ancor più sproporzionato e antidemocratico il ricorso alla forza nel terrificante sgombero di ieri. Il ministro Lamorgese non può, come titolare del dicastero, non assumersi la responsabilità di un tale utilizzo della forza nei confronti di manifestanti pacifici, anche se, in una nota, si vorrebbe far credere  che il Viminale non c’entra nulla”.
“Si possono condividere o meno le ragioni di quella manifestazione, ma la differenza di atteggiamento tenuto a Trieste ieri e quello assunto a Roma, in occasione dell’assalto alla Cgil, è sotto gli occhi di tutti. E non vorremmo che si nascondesse dietro tutto questo una premeditata scelta politica che sarebbe gravissima”, conclude Ceccardi.