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Libia, Ceccardi: Ue investa più risorse per bloccare immigrazione clandestina

Libia, Ceccardi: Ue investa più risorse per bloccare immigrazione clandestina 564 701 redazione web


Libia, Ceccardi: Ue investa più risorse per bloccare immigrazione clandestina

La lotta all’immigrazione clandestina passa dalla lotta ai trafficanti di morte. Per questo sono importanti i finanziamenti europei a quei progetti che vedono impegnate in prima linea le forze italiane, per intercettare i barconi davanti alle coste libiche e potenziare la guardia costiera libica. Ma, in Italia e al Parlamento Europeo, c’è chi si oppone a tutto questo, immaginando un Mediterraneo in balia completa degli scafisti”. Lo afferma l’eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi, intervenuta oggi in Commissione Afet, e che, in un’interrogazione, chiede più risorse per i progetti comunitari di contrasto all’emigrazione dalla Libia.

A Tripoli -ricorda Ceccardi- è in costruzione l’Mrcc, il centro di coordinamento marittimo della Guardia costiera libica. Sinistra e Ong non capiscono, o fanno finta di non capire, che l’unico obiettivo di questi progetti è combattere alla radice il business degli scafisti e di tutti i trafficanti di esseri umani, che è la causa principale proprio dell’immigrazione di massa e, di conseguenza, dei morti in mare”.

I 15 milioni di finanziamento dell’Mrcc -aggiunge Ceccardi- sono solo una piccola parte delle risorse destinate dall’Unione Europea all’emergenza umanitaria in Libia, pari a circa 700 milioni. Grazie ai dati radar e Ais, la guardia costiera libica sarà molto più efficace nel monitorare, e quindi intervenire, nelle zone di ricerca e salvataggio del Mediterraneo Centrale. Nell’ambito di intervento europeo, è previsto anche l’addestramento della stessa guardia costiera libica, al fine di migliorare la sicurezza nelle acque territoriali attraverso una positiva collaborazione tra le autorità locali la Guardia costiera e la Guardia di Finanza italiana”.

Le forze politiche che chiedono lo stop di questi progetti, vorrebbero appaltare la gestione dei migranti soltanto agli scafisti e lasciare la Libia nel più completo caos geopolitico. L’Unione europea deve invece investire molte più risorse per combattere l’immigrazione clandestina, che è anche un arma di ricatto nei confronti dell’Europa, come ci insegnano -conclude Ceccardi- le esperienze di Turchia e Bielorussia”.

Islam, Ceccardi: sconvolgente reportage tv francese su diffusione fondamentalismo

Islam, Ceccardi: sconvolgente reportage tv francese su diffusione fondamentalismo 210 240 redazione web


Islam, Ceccardi: sconvolgente reportage tv francese su diffusione fondamentalismo

“Dalla Francia arriva la sconvolgente dimostrazione di quanto l’islam radicale stia penetrando e attecchendo anche nel cuore dell’Europa. Un’inchiesta dell’emittente M6 racconta l’incredibile stravolgimento subito nel giro di pochi anni da Roubaix. Interi quartieri sono monopolizzati dalle macellerie islamiche, dai negozi di veli integrali, dalle moschee (sono ben 7 in una cittadina di 100 mila abitanti), e dai negozi di giocattoli ideati per introdurre i più piccoli al mondo del fanatismo”. Lo afferma Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, commentando il documentario realizzato dalla trasmissione ‘Zone interdite’ di M6.

“A poco più di 200 chilometri da Parigi -continua Ceccardi- ha preso forma una realtà che difficilmente avremmo potuto immaginare fino a poco tempo fa: ristoranti con i divisori per le donne, orsacchiotti senza volto per il ‘bravo bambino musulmano’ e manichini femminili dalla testa incappucciata. Dobbiamo fare di tutto per evitare che un simile scenario possa ripetesi in qualche città italiana. Il reportage mostra con chiarezza quanto l’islam radicale operi in maniera subdola e silenziosa per portare i musulmani all’auto-esclusione dal resto della società francese, fare proseliti e addirittura addestrare i giovani alla jihad”.

“La coraggiosa giornalista Ophélie Meunier, adesso deve vivere sotto scorta della polizia, a causa delle numerose minacce di morte ricevute dopo la messa in onda del programma. Inquietante poi -conclude Ceccardi- l’inchiesta giudiziaria che riguarda il sindaco di Roubaix, per i finanziamenti pubblici ricevuti da un’associazione accusata di proselitismo islamico”.

Le dichiarazioni di Nura Musse Ali

Nura Musse Ali deve dimettersi dalla Commissione Pari Opportunità

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Nura Musse Ali deve dimettersi dalla Commissione

Pari Opportunità della Regione Toscana

Lo chiede l’eurodeputata Susanna Ceccardi che si definisce “scioccata” dall’intervista rilasciata a Il Tirreno dalle 35enne, originaria della Somalia, in cui si schiera a favore del ritorno al potre, in Afghanistan, dei talebani.

“È scandaloso che una donna, una figura con responsabilità politica e istituzionale, si definisca, e cito le sue parole, a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti”.

“Chi ha cuore i diritti delle donne, non può applaudire al ritorno dei talebani in Afghanistan. Durante l’occupazione americana e delle forze occidentali -continua Ceccardi- si saranno fatti degli errori, ma un conto è dire che si poteva, e si doveva fare, di più, un altro è addirittura affermare che con i talebani le donne staranno meglio”.

“Anche i numeri, laddove non bastasse il semplice buon senso, dovrebbero aiutare a capire la differenza. Nel 2003 -osserva Ceccardi- le donne he frequentavano in Afghanistan le scuole superiori erano il 6%, nel 2017 il 39%. Nel 2019 si contavano mille donne imprenditrici, dato basso ma inimmaginabile vent’anni prima. O, ancora, le donne erano arrivate al 22% del totale degli occupati”.

“Chiediamo al Pd tutto di prendere le distanze e alla consigliera di dimettersi perché non ha chiaro cosa voglia dire difendere i diritti delle donne”, conclude Ceccardi.