Cascina

Susanna Ceccardi durante il suo mandato come Sindaco di Cascina

Cascina, Sicurezza: dal Sindaco “sceriffo” al Sindaco addormentato

Cascina, Sicurezza: dal Sindaco “sceriffo” al Sindaco addormentato 967 967 redazione web

Sicurezza, Lega: “Cascina, Amministrazione Comunale dal Sindaco

“sceriffo” al Sindaco addormentato

Nel Documento di programmazione presentato dall’amministrazione PD c’è scritto che non giova a nessuno fingere che il Sindaco sia uno sceriffo, è un modello che come ha dimostrato l’ultima amministrazione non porta alcun risultato positivo per i cittadini, la sicurezza si combatte conoscendo a fondo le criticità del territorio.

“Noi, invece, ci chiediamo, visto i diversi casi che si sono verificati sul territorio quanto conosca questa Giunta la nostra città.
Perché quanto oggi Cascina non sia sicura è sotto gli occhi di tutti. I cittadini sono esasperati e hanno perso il conto degli episodi di violenza. La situazione inizia ad essere fuori controllo, con varie aggressioni da parte di Baby gang, venditori abusivi in centro, furti e ora la rapina in pieno centro con una pistola. A tanto ha portato la gestione di Betti, che ha voluto cancellare le nostre iniziative come l’operazione strade sicure o il progetto sentinelle di notte”. Lo affermano, in una nota, in riferimento alla rapina a mano armata avvenuta in viale Comaschi, una delle principali strade del centro, gli esponenti della Lega Susanna Ceccardi, europarlamentare, la deputata Donatella Legnaioli, la consigliera regionale e comunale Elena Meini, e il consigliere comunale Daniele Funel.

“Il PD ha perso tanto fiato e tempo a criticare i nostri progetti di sicurezza, siamo stati derisi per aver allontanto i parcheggitori abusivi che oggi sono “felicemente ” tornati nei nostri parcheggi e nei nostri mercati, così come abbiamo letto paginate della sinistra contro le sentinelle di notte. Presenteremo una interrogazione in consiglio comunale per conoscere cosa intende fare il sindaco sul tema della sicurezza. Ma la sensazione è che per il PD la sicurezza non sia una priorità e che l’importanza siano le fiaccolate, le marce e le panchine arcobaleno”.

La Lega, oltre a sollevare la questione in Consiglio comunale, si rivolge anche al ministro Lamorgese, con una interrogazione parlamentare della deputata Legnaioli Donatella “per chiedere di agire immediatamente. E’ urgente intervenire, e il referente del Viminale su questo deve aiutare i cittadini di Cascina ad uscire da questa situazione totalmente fuori controllo!”

La giunta Betti si deve destreggiare tra mille difficoltà ma l’amministrazione si accanisce contro le cose fatte dalla giunta precedente.

La giunta Betti si deve destreggiare tra mille difficoltà ma l’amministrazione si accanisce contro le cose fatte dalla giunta precedente. 800 533 redazione web

La giunta Betti si deve destreggiare tra mille difficoltà

ma l’amministrazione si accanisce contro le cose fatte dalla giunta precedente.

La giunta Betti si deve destreggiare tra mille difficoltà: lo stato impietoso in cui versa il comune è sotto gli occhi di tutti ma, invece di pensare a risolvere i problemi dei cittadini, l’amministrazione si accanisce contro le cose fatte dalla giunta precedente.
Questa volta la sinistra ha pensato di approvare la revoca della cittadinanza a Magdi Allam conferita dalla mia amministrazione nell’ottobre del 2016 in occasione di una giornata in memoria di Oriana Fallaci.
Le motivazioni addotte dalla giunta Betti sono assurde, e traspare, da queste azioni, solo il livore che questa parte politica cova nei confronti di chi non la pensa come loro: adesso siamo arrivati anche alla ‘damnatio memoriae’ di quanto fatto dalla nostra amministrazione anche dal punto di vista culturale.

Ritengo ancora quanto mai attuale il riconoscimento di questa cittadinanza onoraria: sebbene la pandemia abbia messo in secondo piano il tema della centralità dell’Occidente, è doveroso non abbassare la guardia. Lo abbiamo visto anche recentemente, ad esempio per il caso di Saman. L’uguaglianza di donne ed uomini, la libertà di scegliere cosa fare della propria vita sono valori fondanti della nostra società e non possiamo accettare imposizioni, o peggio ancora fondamentalismi e radicalismi, da parte di un credo religioso che non appartiene alla nostra Storia.
Con questa decisione la giunta Betti ha confermato, anche se non avevamo dubbi, di essere dalla parte di chi preferisce svendere i nostri valori, quelli delle radici giudaico-cristiane dell’Europa, in nome del politicamente corretto e del buonismo ipocrita.