“Il Giorno della Memoria -continua Ceccardi- segna un impegno di tutta la comunità internazionale ad insegnare alle giovani generazioni quella che è stata la più oscura pagina della nostra storia. Ma, oltre all’insegnamento a scuola, alla sensibilizzazione attraverso ogni forma di arte e cultura, niente è più efficace dei viaggi nei luoghi dove si può anche fisicamente entrare in contatto con la Shoah, che siano ex campi di sterminio, sinagoghe, ghetti o memoriali. Due anni fa mi sono recata per la prima volta ad Auschwitz ed è stata un’esperienza che mi ha segnato per sempre. L’aria e la percezione di morte che ho provato in quel luogo non le dimenticherò mai”.
“Memoria -aggiunge Ceccardi- è ricordare anche l’importanza riparatrice della formazione dello Stato di Israele, dove furono radunati e accolti profughi ebrei da tutto il mondo, dall’Europa e dai Paesi arabi. Quelli stessi Paesi arabi, come l’Iran, che minacciano di bombardare Israele, utilizzando proprio la peggior propaganda anti-ebraica. E’ anche facendo sentire la nostra vicinanza alla Comunità ebraica e allo Stato di Israele che passa la lotta all’ignoranza e al negazionismo”.