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Inchiesta keu, Ceccardi: smaltimento rifiuti in Toscana grande business per ‘Ndrangheta

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Inchiesta keu, Ceccardi: smaltimento rifiuti in Toscana grande business per ‘Ndrangheta

“Le indagini della Dia e dei carabinieri fanno emergere nuovi, inquietanti, scenari sulla gestione dei rifiuti in Toscana, su cui ha allungato le mani la ‘Ndrangheta”. Lo afferma l’eurodeputata della Lega, Susanna Ceccardi.

Da quanto emerso finora, secondo gli inquirenti, l’imprenditore Francesco Lerose si sarebbe arricchito, illecitamente, per svariati milioni di euro.

“Vedremo -aggiunge Ceccardi- se i beni saranno definitivamente confiscati, ma, mentre la vicenda giudiziaria segue il suo corso, si confermano due aspetti gravissimi: l’entità del business che si è creato intorno allo smaltimento dei fanghi di scarto, come dimostrato anche da altre inchieste, e la presenza della ‘Ndrangheta nella nostra Regione. Un mix potenzialmente letale, che mette anche a rischio la salute dei cittadini toscani. Del resto, non vi è solo l’inchiesta sul keu ad averci messo in allarme”.

“In questo quadro -conclude Ceccardi- devono essere ricordate ancora una volta le responsabilità del Pd, che vede alcuni propri esponenti direttamente coinvolti nell’inchiesta keu. Ma, finora, a cominciare da Giani, si è scelta la via di un silenzio sempre più inaccettabile”.

Inchiesta Keu, Ceccardi: è andata in onda l’omertà del Pd su questo scandalo

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Inchiesta Keu, Ceccardi: è andata in onda l’omertà del Pd su questo scandalo


“E non è vero, come dice Giani, che emendamento fu votato da tutti”

“Ieri sera è andata in onda, a Non è l’Arena di Massimo Giletti, l’omertà totale e assoluta del Pd toscano sullo scandalo che riguarda lo smaltimento del keu, cioè dei fanghi prodotti dal distretto conciario di Santa Croce sull’Arno. Il sindaco di Santa Croce, Giulia Deidda e il consigliere regionale del Pd, Andrea Pieroni, entrambi indagati, si sono rifugiati in un’imbarazzante silenzio, come pure il presidente Giani, accampando scuse per non rispondere”. Lo afferma l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi.
“Però -prosegue l’europarlamentare- ci sono alcuni errori, di carattere politico, in ciò che è stato detto da Giani. La vicenda del keu nasce, si sviluppa e va avanti, anche adesso, del tutto in seno al Pd, che del resto da sempre in questa Regione fa le leggi, decide le nomine nelle partecipate e ha pieno potere. Non è vero infatti che il centrodestra votò il famigerato emendamento presentato in maniera clandestina da Pieroni, Nardini, Mazzeo e Sostegni. E se quello dello smaltimento dei rifiuti industriali è un problema sempre più grave nella nostra Regione, è qualcosa di cui devono rispondere proprio gli amministratori del Pd”.
“L’emendamento, vale la pena ricordarlo, fu introdotto da Giani in aula come un misterioso ‘emendamento tra l’articolo 11 e l’articolo 12’, di cui inizialmente l’allora presidente del Consiglio regionale non voleva nemmeno dare lettura. Sollecitato dalle opposizioni, ne diede allora una lettura velocissima e praticamente incomprensibile.  Il centrodestra non partecipò al voto e nessuno all’epoca, neanche il più smaliziato, avrebbe potuto immaginare la gravità dell’atto che si andava a votare in Aula”
“La Toscana, lo abbiamo detto più volte, anche in campagna elettorale, ha una politica fallimentare sullo smaltimento dei rifiuti industriali. La vicenda dei fanghi delle concerie dimostra che la Toscana, stando a quanto emerso finora nell’inchiesta, ha aperto le porte alle infiltrazioni della ‘Ndrangheta, arrivata a condizionare pesantemente lo smaltimento dei rifiuti nel distretto conciario. Al centrosinistra in questi anni è tornato bene andare avanti a forza di deroghe ed emendamenti”.
“ E’ molto discutibile, infine, l’affermazione di Giani, secondo il quale ‘l’emendamento non ha mai prodotto effetti’, perché se è andata così, è solo perché il Ministero dell’Ambiente, la Corte Costituzionale e la magistratura -conclude Ceccardi- hanno rotto le uova nel paniere proprio al Partito democratico, cassando quell’emendamento”, conclude Ceccardi.