Iran

SANZIONI IRAN, CECCARDI: SOLIDARIETA’ A CINZIA BONFRISCO, NON CI PIEGHEREMO MAI A CHI VUOLE DISTRUGGERE ISRAELE

SANZIONI IRAN, CECCARDI: SOLIDARIETA’ A CINZIA BONFRISCO, NON CI PIEGHEREMO MAI A CHI VUOLE DISTRUGGERE ISRAELE 1474 1179 redazione web

SANZIONI IRAN, CECCARDI: SOLIDARIETA’ A CINZIA BONFRISCO, NON CI PIEGHEREMO MAI A CHI VUOLE DISTRUGGERE ISRAELE

“Sono vicina a Cinzia Bonfrisco per le sanzioni comminate dall’Iran nei suoi confronti.

La reazione di Teheran di fronte alle dichiarazioni di un europarlamentare che chiede giustizia e libertà per chi si oppone al regime sanguinario oggi al potere, è la dimostrazione che siamo nel giusto.

La presenza di Cinzia Bonfrisco in quella che l’Iran definisce come una black list ma che per noi è un elenco di persone che si oppongono al regime del terrore, è un motivo di vanto e di orgoglio per tutta la Lega, da sempre dalla parte della libertà dell’individuo e del libero pensiero.

Non dobbiamo arretrare di un solo centimetro, questa reazione di Teheran è una medaglia: è lo stesso regime che al pari della dittatura nazista brama l’annientamento del popolo d’Israele”.

Islam, Ceccardi: sconvolgente reportage tv francese su diffusione fondamentalismo

Islam, Ceccardi: sconvolgente reportage tv francese su diffusione fondamentalismo 210 240 redazione web


Islam, Ceccardi: sconvolgente reportage tv francese su diffusione fondamentalismo

“Dalla Francia arriva la sconvolgente dimostrazione di quanto l’islam radicale stia penetrando e attecchendo anche nel cuore dell’Europa. Un’inchiesta dell’emittente M6 racconta l’incredibile stravolgimento subito nel giro di pochi anni da Roubaix. Interi quartieri sono monopolizzati dalle macellerie islamiche, dai negozi di veli integrali, dalle moschee (sono ben 7 in una cittadina di 100 mila abitanti), e dai negozi di giocattoli ideati per introdurre i più piccoli al mondo del fanatismo”. Lo afferma Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, commentando il documentario realizzato dalla trasmissione ‘Zone interdite’ di M6.

“A poco più di 200 chilometri da Parigi -continua Ceccardi- ha preso forma una realtà che difficilmente avremmo potuto immaginare fino a poco tempo fa: ristoranti con i divisori per le donne, orsacchiotti senza volto per il ‘bravo bambino musulmano’ e manichini femminili dalla testa incappucciata. Dobbiamo fare di tutto per evitare che un simile scenario possa ripetesi in qualche città italiana. Il reportage mostra con chiarezza quanto l’islam radicale operi in maniera subdola e silenziosa per portare i musulmani all’auto-esclusione dal resto della società francese, fare proseliti e addirittura addestrare i giovani alla jihad”.

“La coraggiosa giornalista Ophélie Meunier, adesso deve vivere sotto scorta della polizia, a causa delle numerose minacce di morte ricevute dopo la messa in onda del programma. Inquietante poi -conclude Ceccardi- l’inchiesta giudiziaria che riguarda il sindaco di Roubaix, per i finanziamenti pubblici ricevuti da un’associazione accusata di proselitismo islamico”.