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Fidi Toscana, Ceccardi: retromarcia di Giani, si sono persi inutilmente due anni

Fidi Toscana, Ceccardi: retromarcia di Giani, si sono persi inutilmente due anni 791 484 redazione web


Fidi Toscana, Ceccardi: retromarcia di Giani, si sono persi inutilmente due anni

“In due anni siamo passati dalla mini-Iri che doveva salvare le imprese, alle imprese e al sistema privato che dovrebbero assumersi la mission di salvare la finanziaria regionale. Un ente strumentale che ha accumulato perdite di oltre 55 milioni di euro di euro, così risulterebbe da quanto scritto dalla Corte dei Conti in merito al bilancio consolidato regionale del 2020”. Lo afferma Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, commentando il dibattito in Consiglio regionale sul futuro di Fidi Toscana.

“Un’inversione di marcia -continua Ceccardi– che ha del paradossale ma che ben esemplifica l’azione del presidente Giani in questi anni. Giani doveva partire in quarta e invece ha messo la retromarcia, succede per Fidi Toscana oggi ma è già successo per gli asili nido gratuiti, per il contributo da 20mila mila euro per le giovane coppie che si fossero trasferite a vivere in aree montane. È successo per gli interventi sul sistema aeroportuale toscano e sulla terza corsia della Fi-Pi-Li. È successo nella gestione dei rifiuti, dai carri armati per aprire i necessari impianti contraddetto dal no ideologico alla termovalorizzazione della sua giunta”

“Per la vicenda Fidi -aggiunge Ceccardi– siamo addirittura sul filo del danno erariale. È infatti servito uno studio dal costo di 150 mila euro per capire ciò che era evidente e che in qualità di candidato presidente del centrodestra avevo detto già nel mese di luglio 2020: portare Fidi Toscana in house sarebbe stata una manovra costosa, inutile ma soprattutto illegittima alla luce della già presente società in house Sviluppo Toscana, che come evidenzia anche la Corte dei Conti svolge già funzioni similari a Fidi. Non serviva alcuna consulenza per chiarire l’ovvio”.

“In un momento di grande crisi e di incertezza come questo, la Toscana avrebbe più che mai bisogno di idee chiare e velocità di esecuzione. E invece si sono persi inutilmente due anni. Due anni in cui le azioni di Fidi Toscana si sono addirittura svalutate. Avremmo potuto vendere in condizioni migliori, ci troveremo a svendere e – nella peggiore delle ipotesi – addirittura a liquidare Fidi con costi e tempi perfino maggiori. Un vero pasticcio”, conclude Ceccardi.

Inchiesta Keu, Ceccardi: è andata in onda l’omertà del Pd su questo scandalo

Inchiesta Keu, Ceccardi: è andata in onda l’omertà del Pd su questo scandalo 1024 577 redazione web


Inchiesta Keu, Ceccardi: è andata in onda l’omertà del Pd su questo scandalo


“E non è vero, come dice Giani, che emendamento fu votato da tutti”

“Ieri sera è andata in onda, a Non è l’Arena di Massimo Giletti, l’omertà totale e assoluta del Pd toscano sullo scandalo che riguarda lo smaltimento del keu, cioè dei fanghi prodotti dal distretto conciario di Santa Croce sull’Arno. Il sindaco di Santa Croce, Giulia Deidda e il consigliere regionale del Pd, Andrea Pieroni, entrambi indagati, si sono rifugiati in un’imbarazzante silenzio, come pure il presidente Giani, accampando scuse per non rispondere”. Lo afferma l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi.
“Però -prosegue l’europarlamentare- ci sono alcuni errori, di carattere politico, in ciò che è stato detto da Giani. La vicenda del keu nasce, si sviluppa e va avanti, anche adesso, del tutto in seno al Pd, che del resto da sempre in questa Regione fa le leggi, decide le nomine nelle partecipate e ha pieno potere. Non è vero infatti che il centrodestra votò il famigerato emendamento presentato in maniera clandestina da Pieroni, Nardini, Mazzeo e Sostegni. E se quello dello smaltimento dei rifiuti industriali è un problema sempre più grave nella nostra Regione, è qualcosa di cui devono rispondere proprio gli amministratori del Pd”.
“L’emendamento, vale la pena ricordarlo, fu introdotto da Giani in aula come un misterioso ‘emendamento tra l’articolo 11 e l’articolo 12’, di cui inizialmente l’allora presidente del Consiglio regionale non voleva nemmeno dare lettura. Sollecitato dalle opposizioni, ne diede allora una lettura velocissima e praticamente incomprensibile.  Il centrodestra non partecipò al voto e nessuno all’epoca, neanche il più smaliziato, avrebbe potuto immaginare la gravità dell’atto che si andava a votare in Aula”
“La Toscana, lo abbiamo detto più volte, anche in campagna elettorale, ha una politica fallimentare sullo smaltimento dei rifiuti industriali. La vicenda dei fanghi delle concerie dimostra che la Toscana, stando a quanto emerso finora nell’inchiesta, ha aperto le porte alle infiltrazioni della ‘Ndrangheta, arrivata a condizionare pesantemente lo smaltimento dei rifiuti nel distretto conciario. Al centrosinistra in questi anni è tornato bene andare avanti a forza di deroghe ed emendamenti”.
“ E’ molto discutibile, infine, l’affermazione di Giani, secondo il quale ‘l’emendamento non ha mai prodotto effetti’, perché se è andata così, è solo perché il Ministero dell’Ambiente, la Corte Costituzionale e la magistratura -conclude Ceccardi- hanno rotto le uova nel paniere proprio al Partito democratico, cassando quell’emendamento”, conclude Ceccardi.